Pedaggio alpino e traffico d’aggiramento in Parlamento
Pro Alps
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Nel corso della sessione speciale, il Parlamento si occuperà del pedaggio dinamico alpino e di diverse mozioni contro il traffico di aggiramento. Pro Alps si batte per il pedaggio alpino e per decongestionare le regioni colpite dal traffico di aggiramento – e sostiene tutte le proposte in discussione.
La sessione speciale si svolgerà dal 5 al 7 maggio. L’ordine del giorno prevede diversi trattati che trattano il problema del traffico nel transito nord-sud.
Mozione per un pedaggio alpino
Un pedaggio dinamico per le strade e le gallerie transalpine nord-sud è stato a lungo discusso come soluzione alla congestione e agli ingorghi, come nel caso del Gottardo a Pasqua, ed è stato richiesto anche da Pro Alps.
Quasi due anni fa, diversi parlamentari di vari partiti hanno presentato una mozione a favore di un pedaggio variabile per il transito nord-sud. La mozione chiede al Consiglio federale di creare una base giuridica per l’applicazione di tasse di utilizzo delle gallerie sulle strade nazionali nel traffico nord-sud attraverso le Alpi, in modo da ottimizzare l’utilizzo dell’infrastruttura e alleggerire l’onere per i Cantoni interessati e le loro popolazioni. Contemporaneamente, si dovrebbero adottare misure per evitare il traffico di aggiramento su altri valichi alpini. Se approvata, la mozione potrebbe favorire l’introduzione di un pedaggio dinamico, una soluzione già ampiamente diffusa in altri Paesi alpini.
Due mozioni contro il traffico d’aggiramento
Quando l’autostrada è bloccata, molti automobilisti si dirigono verso le strade secondarie. Ciò provoca ingorghi, rumore e fastidio sui percorsi alternativi, cosa che suscita grande disappunto tra i residenti locali.
Tuttavia, l’ordinanza concernente le strade di grande transito vieta ai Cantoni colpiti di imporre divieti di circolazione sulle strade d’aggiramento: finora solo l’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha potuto farlo. Se l’USTRA impone divieti di circolazione temporanei, molti sistemi di navigazione li ignorano: in caso di ingorgo, continuano a indirizzare il traffico su strade cantonali o addirittura di quartiere. Questa situazione deve cambiare!
In questa sessione speciale, il Consiglio nazionale discuterà due mozioni che trattano questi problemi: da un lato, i Cantoni interessati dovrebbero essere autorizzati a emettere autonomamente divieti di circolazione temporanei per il traffico alternativo in situazioni di particolare emergenza. Dall’altro, i fornitori di navigatori satellitari dovrebbero essere responsabili della corretta visualizzazione dei divieti di circolazione.
Le chiusure, anche su tratti di strade cantonali, non rappresenterebbero una restrizione generale al traffico di transito, ma una risposta mirata e proporzionata alla congestione. Sull’Altopiano centrale si verificano problemi analoghi, ma anche il Consiglio federale riconosce che la topografia delle valli alpine esaspera gli effetti e richiede soluzioni particolari.
Iniziativa Cantone di Uri per una migliore gestione del traffico
La congestione del traffico nel Cantone di Uri non solo provoca rumore, aria inquinata e numerosi disagi, ma ha anche un impatto negativo sull’accessibilità dei villaggi di Uri e danneggia il turismo locale.
Per tenere sotto controllo la situazione, il Cantone di Uri ha presentato un’iniziativa cantonale nel febbraio 2023. Questa chiede di dotarsi di una base giuridica per poter controllare meglio il volume del traffico e rendere così la situazione più sopportabile.
In particolare, si chiede una base giuridica per misure volte a ridurre il flusso di traffico senza aumentare la capacità, a prevenire le deviazioni del traffico e a gestire attivamente i volumi di traffico, adattandoli alla capacità esistente.
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