Azione sulla Piazza federale: Pro Alps vuole che i camion passino alla cassa
Con un’azione sulla Piazza federale, Pro Alps richiama l’attenzione su uno scandalo: in Svizzera, i camion diesel pagano ogni anno 300 milioni di franchi troppo poco, a scapito delle ferrovie, dell’ambiente e della salute. Questi soldi devono essere investiti nelle ferrovie, non nel sabotaggio della politica di trasferimento modale!
Pro Alps è arrivata oggi sulla Piazza federale con un camion di 18 tonnellate. Su un grande striscione era possibile leggere lo slogan dell’iniziativa: «Rumore, sporcizia e ingorghi – camion alla cassa!». Gli attivisti hanno scaricato 30 sacchi di denaro contenenti 10 milioni di franchi ciascuno. Si tratta della somma che il settore dei trasporti su gomma non paga ogni anno perché la Confederazione non sfrutta appieno la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). La TTPCP è lo strumento centrale della politica di trasferimento modale e viene calcolata in base al peso del veicolo (a partire da 3,5 tonnellate), ai chilometri percorsi e alla classe di emissioni. Il denaro è stato consegnato a una persona mascherata da Consigliere federale Albert Rösti con una chiara richiesta: «Questi fondi devono essere investiti nella ferrovia e nel trasferimento modale!»
Le Alpi non sono un corridoio di transito a buon mercato. Tuttavia, ogni anno la Svizzera rinuncia a circa 300 milioni di franchi perché la TTPCP non viene sfruttata appieno. Ciò significa che la Svizzera potrebbe richiedere fino a 344 franchi per un viaggio di transito Basilea-Chiasso, ma incassa in media solo 280 franchi. Questo vantaggio fiscale nascosto per il traffico pesante aggrava lo svantaggio competitivo della ferrovia, costringe a ridurre l’offerta, come nel caso dell’autostrada viaggiante, e mette a rischio il trasferimento modale. Dal 2020 i viaggi transalpini dei camion sono nuovamente in aumento. Senza misure immediate, nel 2026 verrà superato il limite del milione e l’obiettivo legale di trasferimento di un massimo di 650’000 passaggi all’anno diventerà un miraggio.
«Siamo qui oggi perché le Alpi e le persone che vivono nelle Alpi hanno bisogno della nostra protezione», ha affermato Nara Valsangiacomo, Presidente di Pro Alps. «In Svizzera c’è un’emergenza trasporti: sempre più camion attraversano le nostre valli alpine, portando con sé rumore, sporcizia e ingorghi. Alla fine dell’anno verrà sospesa l’autostrada viaggiante e le FFS ridurranno il trasporto combinato. Si prevede un aumento fino a 100’000 camion in transito supplementari all’anno».
Per oltre 20 anni la TTPCP è stata lo strumento centrale del trasferimento modale, ma oggi sta raggiungendo i suoi limiti. «Il trasporto su strada è decisamente troppo economico. Ogni anno i camion vengono sovvenzionati indirettamente con 300 milioni di franchi di agevolazioni della TTPCP, il che sabota il trasferimento modale a causa della concorrenza sleale tra strada e ferrovia», spiega Valsangiacomo. «Con la revisione in corso, il Parlamento ha l’opportunità di correggere questa situazione: sfruttamento completo della TTPCP, niente più regali ai camion diesel, rafforzamento del trasferimento modale e seria protezione del clima. Qualsiasi altra soluzione sarebbe una violazione della nostra legge e della Costituzione».
David Roth, membro del Comitato di Pro Alps e della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale ha fatto appello alla responsabilità politica e porterà questo appello alla riunione della Commissione dei trasporti del 26 agosto dedicata alla revisione della TTPCP: «La riduzione artificiale della TTPCP per i camion diesel pari a 300 milioni di franchi all’anno è uno scandalo. Il Parlamento ha il dovere di porre rimedio a questa situazione. Chi prende sul serio il trasferimento modale e la protezione delle Alpi deve rafforzare ora la TTPCP. Tutto il resto è inattendibile e indegno della politica svizzera di trasferimento modale». Ha inoltre sottolineato la situazione critica del Fondo per le infrastrutture ferroviarie (FIF): «Due terzi delle entrate della TTPCP confluiscono nel FIF. Il pieno sfruttamento della TTPCP porterebbe a 300 milioni di franchi di entrate supplementari, di cui circa 200 milioni destinati all’ampliamento della rete ferroviaria. Nell’attuale situazione finanziaria è assurdo rinunciare a questi soldi».
L’ultimo intervento è spettato a Emmanuel Amoos, membro del Comitato di Pro Alps e Consigliere nazionale del Canton Vallese. Ha criticato la contraddittoria politica di risparmio del Consiglio federale: «Il Consiglio federale vuole risparmiare sulla protezione del clima, sulla biodiversità e sui trasporti pubblici. E allo stesso tempo sovvenziona il traffico pesante con 300 milioni di franchi all’anno. Persino il rapporto Gaillard ha raccomandato di eliminare questa agevolazione fiscale dannosa per l’ambiente. Il consigliere federale Rösti ha semplicemente ignorato questa raccomandazione». Amoos chiarisce: «Il Parlamento deve correggere questa situazione. Senza un aumento della RTTPCP, il trasferimento modale continuerà a scivolare verso la crisi. Il nostro messaggio oggi è chiaro: basta con i regali milionari al traffico pesante su strada. Rumore, sporcizia, ingorghi: i camion devono pagare».
Martedì 26 agosto, la Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale discuterà il progetto di revisione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Successivamente, il Consiglio nazionale si pronuncerà in merito durante la sessione autunnale. La revisione passerà poi al Consiglio degli Stati. Pro Alps chiede che il Parlamento sfrutti immediatamente appieno la TTPCP e che i camion diesel siano finalmente soggetti a una tariffazione adeguata.
Pro Alps
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