La Commissione del Nazionale indebolisce la legge sulla TTPCP – Un passo indietro per la protezione delle Alpi
Pro Alps
Condividi post

© Servizi del Parlamento 3003 Berna
Pro Alps è allarmata per le decisioni della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale (CT-N). La lobby dei camionisti ha agito con determinazione e ha indebolito la revisione della tassa sul traffico pesante (TTPCP).
Pro Alps è allarmata per le decisioni della Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale (CT-N). La lobby dei camionisti ha agito con determinazione e ha indebolito la revisione della tassa sul traffico pesante (TTPCP).
La Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale si è riunita per la terza volta per discutere della revisione della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Le attuali decisioni dimostrano che gli interessi economici hanno nuovamente prevalso sulla tutela dell’ambiente e delle Alpi. Il progetto già insufficiente del Consiglio federale è stato ulteriormente peggiorato dalla maggioranza borghese nella Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale (CT-N). La conseguenza è un aggravamento della crisi del trasferimento modale, il ritorno dei camion sulle strade e ripercussioni negative sul clima e sull’ambiente. Inoltre, il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF) rischia di subire perdite di entrate fino a 700 milioni di franchi, fondi che mancheranno per progetti di trasporto pubblico urgenti e necessari. David Roth, membro del Comitato di Pro Alps e Consigliere nazionale nella Commissione dei trasporti, riassume così la situazione: «La legge è mal concepita e aggraverà ulteriormente l’attuale crisi del trasporto merci».
Una TTPCP per i camion elettrici solo dal 2031
Attualmente i camion elettrici non sono soggetti alla TTPCP. Nel progetto del Consiglio federale per l’ulteriore sviluppo della tassa era stato proposto, tra l’altro, di estendere la TTPCP anche ai camion elettrici a partire dal 2029. Pro Alps si è impegnata a favore di un’introduzione anticipata a partire dal 2027, poiché i camion – sia diesel sia elettrici – occupano spazio, causano rumore, emettono polveri sottili nell’ambiente, sono responsabili degli ingorghi e generano costi sanitari. Pro Alps è sconcertata dalla direzione intrapresa dalla Commissione con le sue decisioni. La Commissione ha deciso di favorire i camion diesel in misura ancora maggiore rispetto a quanto inizialmente previsto dal Consiglio federale. Ciò significa che la TTPCP sarà introdotta per tutti i veicoli pesanti solo a partire dal 2031 e che ai camion diesel sarà assegnato un «importo minimo» per la riduzione, invece dell’importo massimo previsto in precedenza nel progetto di legge. Si tratta di un attacco all’obiettivo della TTPCP e alla volontà della popolazione di trasportare le merci su rotaia e non su strada.
Nessun impegno a considerare il rincaro
Ogni camion di peso superiore a 3,5 tonnellate che circola sul territorio svizzero deve pagare la TTPCP in base al proprio peso, alla distanza percorsa e alla classe di emissioni (classe di emissioni in base alla modernità del camion). La legge sulla TTPCP è stata introdotta nel 2001 e da allora l’importo è stato adeguato solo una volta. A causa dell’inflazione, l’importo è quindi diminuito. Pro Alps considera troppo debole il progetto di revisione della legge presentato dal Consiglio federale, che prevede solo che il Governo «possa adeguare l’importo della tassa forfettaria al rincaro». Pro Alps ha sostenuto la proposta di adeguare automaticamente la TTPCP al rincaro a partire da un’inflazione cumulativa del 3%. Ciò avrebbe consentito di ottenere un importo stabile ed equo a lungo termine. Purtroppo, la lobby degli autotrasportatori ha nuovamente impedito un miglioramento della legge, mantenendo anche questa volta lo status quo. Il risultato: a causa dell’inflazione, la TTPCP perderà valore di anno in anno.
Pro Alps continuerà a impegnarsi in Consiglio nazionale per un miglioramento della TTPCP. Il dossier dovrebbe essere esaminato nella sessione invernale.
Pro Alps
Condividi post