Il sostegno alla stampa associativa per intanto è salvo
Avrebbe colpito anche Pro Alps
Dopo che il Consiglio nazionale ha voluto azzerare il sostegno indiretto alla stampa associativa e delle fondazioni, il Consiglio degli Stati ha invece preso posizione contro questo taglio. Con le proposte del gruppo d’esperti sulla revisione dei compiti dello stato, questa misura di risparmio resta comunque in discussione.
Echo Pro Alps
Con la nostra rivista «eco» disponiamo di un nostro organo d’informazione. Così Pro Alps fa parte delle molte associazioni e organizzazioni della società civile che tengono al corrente le proprie Socie e i propri Soci con la stampa associativa e
delle fondazioni, come informano anche i media e i decisori politici.
Finora le organizzazioni senza scopo di lucro con propri giornali o riviste possono contare su un aiuto indiretto da parte della Confederazione, tramite il sostegno indiretto alla stampa. Ogni anno Berna metteva a disposizione 20 milioni di franchi per ridurre il prezzo dell’invio da parte della posta. In questo modo è stato possibile ammortizzare i costi aggiuntivi per la redazione, le traduzioni e la stampa, sostenuti in particolare da organizzazioni che comunicano in più lingue come Pro Alps.
La cancellazione del finanziamento indiretto della stampa era già stata inserita nel rapporto del gruppo di esperti sulla revisione dei compiti dello stato e delle sovvenzioni, il «Rapporto Gaillard». Sotto l’onnipresente pressione di tagliare i costi, il Consiglio nazionale ha votato a favore della cancellazione dei 20 milioni di franchi di sostegno indiretto alla stampa associativa e di fondazione. Il Consiglio degli Stati ha ascoltato le voci provenienti dalla società civile ed evitato la cancellazione o una riduzione del sostegno. Così, per intanto, il sostegno indiretto è salvo.
La riduzione avrebbe indebolito le organizzazioni della società civile Grazie alla stampa associativa e delle fondazioni, esse non solo raggiungono i propri membri, ma possono anche informare i giornalisti e i responsabili delle decisioni politiche con argomenti di attualità e riflessioni sugli sviluppi in corso nei loro settori specialistici, al di là delle barriere linguistiche. La democrazia svizzera, in particolare, con il suo forte sistema di milizia e il volontariato, si basa su cittadini ben informati. Anche la stampa associativa e delle fondazioni contribuisce in modo significativo alla diversità del panorama mediatico svizzero.
Pro Alps ritiene che la riduzione dei finanziamenti andrebbe a scapito delle organizzazioni della società civile. Nell’ambito del pacchetto di misure di risparmio, il tema sarà di nuovo in discussione nel 2025. Insieme a un ampio spettro di organizzazioni – dalle ONG alle organizzazioni umanitarie e alle associazioni economiche e professionali – ci impegniamo a chiedere il mantenimento di questo sostegno.
Per Pro Alps è inoltre discutibile, dal punto di vista normativo, che il Parlamento abbia già discusso il taglio prima che il Consiglio federale potesse sottoporre la proposta alle parti interessate per la consultazione a partire dal gennaio 2025, insieme alle altre misure di risparmio.