Qual è la situazione delle persone nelle regioni montane?
Le Alpi sono più di un semplice luogo simbolico. Sono casa, luogo di lavoro e di svago e area culturale per molte persone. Proteggiamo insieme questo habitat speciale!
Oltre a innumerevoli animali e piante, un quarto della popolazione svizzera vive nelle regioni montane. Circa un quinto di tutti i posti di lavoro svizzeri si trova qui. Allo stesso tempo, le montagne fungono da gigantesca riserva idrica che ci rifornisce di acqua potabile e copre anche gran parte del fabbisogno elettrico della Svizzera. Le Alpi costituiscono una base indispensabile per la vita di tutti noi.
Il debordante traffico stradale nelle Alpi sta mettendo sotto pressione questo habitat prezioso: inquinanti nocivi,rumore eccessivo, costruzioni irreversibili e sfruttamento turistico stanno mettendo sotto pressione le delicate Alpi e i loro abitanti. E la tendenza va nella direzione sbagliata: il flusso di merci e turisti aumenta in modo incontrollato. Non si può andare avanti così!
Allo stesso tempo, siamo sempre più esposti a eventi estremi come piogge intense, incendi boschivi, inondazioni, colate detritiche e caduta massi. Questi eventi mettono a rischio le persone, gli insediamenti e le infrastrutture della regione alpina. E le foreste protettive che potrebbero proteggerci dai rischi naturali si diradano: sono esse stesse minacciate e sono diventate permeabili.
La situazione attuale ci mostra che bisogna attuare misure sostenibili per assicurare la qualità di vita e preservare le Alpi come spazio vitale, ricreativo e culturale per le generazioni future.
«Dal punto di vista di Pro Alps, la situazione è insostenibile. La Confederazione deve proteggere le persone dal traffico di transito.»
Le Alpi come spazio vitale
Non sono solo un habitat per molti animali e molte piante, sono anche una base vitale essenziale per circa un quarto della popolazione svizzera. Le Alpi sono un luogo d’abitazione con un’alta qualità di vita.
Le Alpi come spazio ricreativo
Le Alpi sono sia un luogo di svago sia una riserva di aria fresca. Offrono a noi esseri umani un luogo rilassante, dove possiamo godere della pace, della tranquillità e della bellezza della natura.
Persone da tutto il mondo sono attratte dall’unicità delle Alpi.
Le Alpi come spazio culturale
Le Alpi hanno sempre caratterizzato l'identità della Svizzera e rivestono una grande importanza geopolitica. Tuttavia, non sono solo un elemento geografico, ma anche un simbolo della diversità culturale e linguistica della Svizzera.
Perché le Alpi sono in pericolo come spazio vitale?
Le persone plasmano le Alpi e allo stesso tempo sono plasmate da esse. Tuttavia, questa interrelazione rischia di essere sbilanciata dal traffico eccessivo e dai suoi effetti negativi.
L’aumento del traffico delle merci
Gli assi di trasporto europei attraversano la Svizzera e le sue strette valli alpine, con conseguenze dannose per le persone e l’ambiente. Sempre più prodotti vengono trasportati su distanze sempre maggiori, poiché il trasporto su strada è spesso molto economico. Questo può portare a trasporti insensati, anche se sarebbero disponibili prodotti locali paragonabili – oppure ci sono troppo pochi incentivi a trasferire le merci sulle rotaie.
Aumento del traffico turistico e del tempo libero
Il turismo rappresenta una buona fonte di reddito per le regioni montane svizzere, ma comporta anche il rischio di danneggiare la qualità di vita e la salute. Soprattutto nei mesi estivi, aumenta la probabilità di ingorghi (permanenti) e le vie di comunicazione locali si sovraccaricano. Il rumore e gli inquinanti atmosferici si diffondono nelle regioni alpine. Ciò ha un impatto negativo non solo sulla capacità economica e sulla mobilità dei residenti locali, ma anche sulla loro salute.
Il traffico come problema di sicurezza
Quasi un camion su tre viene contestato nei centri di controllo dei veicoli pesanti. Il maggior rischio è tuttavia rappresentato dai veicoli pesanti difettosi che non vengono ispezionati e che quindi tolti dalla circolazione. Il rischio di incidenti aumenta notevolmente sulle strette strade alpine. Il pericolo è ancora maggiore quando si trasportano merci pericolose, come ad esempio sul Passo del Sempione. Un piccolo errore può danneggiare irrevocabilmente interi habitat, con gravi conseguenze anche per gli altri utenti della strada e per gli abitanti della zona.
Sostanze nocive nell’aria, nell’acqua e nei nostri polmoni
Abrasione dei freni e degli pneumatici, abrasione del manto stradale e sollevamento di polveri – il traffico stradale diffonde inquinanti fino nelle più discoste valli alpine. Queste minuscole particelle sono trasportate dalla pioggia, dai ruscelli e dal vento fino nelle più remote zone di protezione della natura. Le sostanze nocive arrivano quindi nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo e nei nostri polmoni, ciò che mette in pericolo la nostra salute.
Il rumore fa ammalare
Il rumore ha un impatto negativo sulla salute umana, in particolare nelle Alpi. Si tratta del cosiddetto fattore alpino: il rumore del traffico riecheggia fino a tre volte più forte nelle valli di montagna che nelle pianure svizzere. Un breve rombo di motore risuona fino all’ultimo villaggio di montagna.
Gli studi dimostrano che il rumore costante del traffico non solo provoca disturbi del sonno e stress, ma aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari.
Le strade occupano troppo spazio
Nelle regioni montane c’è poco spazio. Gli assi di transito stanno già tagliando il paesaggio e si chiede a gran voce di costruirne altri. Una volta costruite le strade, le aree naturali uniche vengono frammentate e la loro biodiversità è a rischio. Il crescente sviluppo delle infrastrutture stradali sta modificando drasticamente il paesaggio e può avere un impatto negativo sulla qualità della vita.
Cambiamenti climatici
L’aumento della temperatura in Svizzera è di 2,8 °C rispetto alla media preindustriale ed è quindi circa il doppio della media globale. Il fragile ecosistema delle Alpi è particolarmente minacciato dai cambiamenti climatici, ulteriormente alimentati dall’eccessivo traffico stradale.
L’aumento di eventi estremi come piogge intense, incendi boschivi, inondazioni, colate detritiche e caduta massi mette a rischio persone, insediamenti e infrastrutture nella regione alpina. Allo stesso tempo, le foreste protettive che ci proteggono da questi eventi si stanno indebolendo.
Ci impegniamo per gli abitanti delle Alpi
Ci impegniamo per una politica dei trasporti sostenibile - per proteggere gli habitat alpini e garantire un'elevata qualità di vita.
Nel 1989, persone impegnate e preoccupate per le Alpi hanno lanciato l’iniziativa popolare «per la protezioe della regione alpina dal traffico di transito». Oggi continuiamo a batterci per l’attuazione dell’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi, affinché la popolazione non sia gravata dagli effetti negativi del trasporto delle merci in transito.
I nostri progetti si concentrano sulla politica dei trasporti sostenibile, tra cui il trasporto merci neutrale entro il 2035 e la protezione del clima nelle Alpi. Vogliamo ridurre al minimo l’impatto negativo dei trasporti sulla regione alpina, dare un impulso decisivo a livello politico e sensibilizzare la società.
Con una politica lungimirante, le Alpi possono essere preservate come habitat prezioso anche a lungo termine. Le nostre strategie per proteggere la regione alpina dagli effetti negativi dei trasporti sono chiaramente definite: evitare il traffico, spostarlo sulla ferrovia e renderlo più sostenibile. Con queste misure contribuiamo a preservare le Alpi per le generazioni future.
il 51.9% dei votanti
nel 1994 ha detto SÌ alla «protezioe della regione alpina dal traffico di transito».
Circa il 63% dell’energia idroelettrica
proviene dai Cantoni montani Uri, Grigioni, Ticino e Vallese.
¼ delle popolazione
vive nella regione alpina e quindi gode di un’alta qualità di vita al proprio domicilio.
Aiutateci a proteggere le Alpi
«Il nostro impegno per rendere le Alpi un luogo in cui sia bello vivere va a vantaggio di tutti: della popolazione locale e delle visitatrici e dei visitatori del nostro straordinario mondo alpino.»